Se oggi vuoi vedere un cartone animato, basta accendere la tv a qualunque orario. Giorno o notte che sia i cartoni sono li, decine di canali tematici che trasmettono di continuo. Oppure c’è lo smartphone. Insomma i bimbi di oggi quando vogliono vedere il loro personaggio preferito non devono aspettare, basta un click.
Negli anni 70 e 80 invece le cose erano diverse. Prima di tutto ci si alzava per accendere il televisore. Poi si premeva il bottone del canale, si regolava il volume e successivamente si aspettava l’inizio del programma. Ma sul finire degli anni 70 quando avevo 3 o 4 anni i cartoni animati li vedevo su un “televisore” tutto mio. Il CINEVISOR della MUPI prodotto in Italia.
Erano gli anni in cui il settore audio-visivo si evolveva rapidamente investendo risorse anche nel mondo dei giocattoli, si perfezionava il comparto tecnologico delle cineprese, dei proiettori e dei supporti video.
Il Cinevisore era appunto un giocattolo ma perfettamente funzionante. Io e mio fratello ci posizionavamo sulle sedie davanti al tavolo del soggiorno, si chiudevano le finestre e partiva la magia.
Un rumore abbastanza forte proveniva dal retro di quella scatola gialla e sullo schermo apparivano le immagini dei nostri personaggi preferiti. Quel particolare modello non prevedeva il suono, quindi i cartoni animati erano muti ma era sempre bello vedere Titty, Gatto Silvestro, Bugs Bunny, Speedy Gonzales e tutti gli altri.
Le pellicole in super 8 disponibili erano prevalentemente dei personaggi Warner Bros ma c’erano anche Stanlio & Ollio, Heidi, le avventure dell’affascinante Sandokan, Goldrake, Braccio di Ferro, Paperino e tanti altri. Questo piccolo televisore di plastica veniva prodotto in due versioni, quella classica senza audio e quella musical che riproduceva anche il sonoro. Successivamente uscì un modello perfezionato dotato di telecomando con il filo abbastanza corto. Permetteva di fermare le immagini e regolare anche la velocità di proiezione e il Cinevisor & Projector, in grado anche di proiettare le immagini.
Sul retro si montava la bobina con la pellicola super 8 fino a 30 mt. che poi a fine visione bisognava riavvolgere a mano con l’apposita levetta o direttamente una particolare cartuccia di vari colori a ciclo continuo, finiva il filmato e ricominciava da capo. Il motore e la lampadina (2,5 V) venivano alimentati da 4 pile elettriche formato torcia da 1,5 V.
Il Cinevisore avendo uno speciale obbiettivo con 40 ingrandimenti ed uno speciale schermo, permetteva anche un’ottima visione laterale .
In quegli anni le giornate erano suddivise in vari momenti ben precisi e quello che ricordo con grande affetto è “L’ORA DEI CARTONI” .